A processo per «delitto di pensiero»

L’accusato, Adam Smith-Connor (a destra), di fronte al tribunale

Un inglese sarà presto processato per un «delitto di pensiero» per aver pregato in silenzio nei pressi di una clinica abortista a Bournemouth, in Inghilterra.

Questa è l’essenza della notizia; per completezza di informazione mi spiego meglio: nel novembre del 2022, Adam Smith-Connor è rimasto in piedi in silenzio con la testa china dando le spalle alla clinica di Ophir Road, a Bournemouth. In una dichiarazione dei suoi avvocati si legge che l’uomo «stava pregando in silenzio per coloro che si trovano ad affrontare decisioni difficili relative all’aborto, oltre che per il bambino che ha perso a causa di un aborto che ora rimpiange di aver pagato».

Oltre a ciò, c’è da dire che Adam non ha rispettato la distanza di sicurezza stabilita dal Parlamento inglese per qualsiasi attività attorno alle cliniche abortiste. Egli ha spiegato di essere comunque «rimasto in silenzio» vicino alla struttura, di «non essersi avvicinato a nessuno e di non aver parlato con nessuno». Ha detto di essere un riservista dell’esercito britannico che ha prestato servizio in Afghanistan e di essere «perseguito per un crimine di pensiero». È determinato ad appellarsi «ad ogni grado di giudizio possibile, fino alla Corte Europea dei Diritti Umani, se necessario».

Il fatto è che Adam aveva chiesto alla Polizia, diversi giorni prima della sua azione, se quanto intendeva fare fosse legale o meno. Gli era stato assicurato che lo era, senza alcun dubbio. Eppure…

Questa è la situazione nella quale si trova non solo la Gran Bretagna ma ormai tutto il mondo, sia quello «democratico» che quello «totalitario», anche se per motivazioni diverse. Ricordo qualcosa che tutti sappiamo: la Gran Bretagna è stata per molti versi la patria della libertà di pensiero, ma ora sta rapidamente virando verso il pensiero unico.

In questo caso particolare ci troviamo di fronte alla protezione illegale di un cosidetto diritto (quello all’aborto) contro il quale evidentemente è vietato esprimersi. Ciò dà luogo ad una situazione paradossale come quella di Adam, ma ha anche dei risvolti ancora più ridicoli – e preoccupanti – di cui parleremo presto.

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