Democrazia uguale libertà?

Il libro che vi presento (Oltre la democrazia) è in francese, e l’ho preso attirato dal titolo intrigante. È edito da Amazon, quindi facilmente reperibile per chi lo desidera. Amazon edita anche il testo originale in inglese, “Beyond Democracy”.

Il contenuto fa davvero pensare; e ciò che mi ha fatto pensare di più è il fatto che ho dato sempre per scontata e vera l’equazione Democrazia = Libertà.

Bene; per gli autori, Frank Karsten e Karel Beckman, le cose non stanno affatto così. E in 4a di copertina il contenuto è riassunto in modo forse ancora più radicale di quanto lo sia nel titolo stesso: “Perché la democrazia non porta alla solidarietà, alla prosperità e alla libertà, ma al conflitto sociale, alla spesa pubblica dilagante e alla tirannia”.

Più oltre riporto i tredici “miti” della democrazia che vengono analizzati nell’opera, nonché i “mali” che accompagnano questo sistema che siamo abituati a considerare il migliore dei sistemi di governo esistenti, e le soluzioni proposte.

Questo libro è molto interessante, e posso dichiararmi d’accordo con il contenuto, come ad esempio i tredici “miti” e con gli otto “mali” di questo sistema; in linea generale posso anche essere d’accordo con i cinque “rimedi” proposti… ma per quanto mi riguarda questi “rimedi”, secondo me, sono solo parte della soluzione.

Ciò che intendo è che i “rimedi” proposti sono solo strutturali; l’uomo è ben più di questo, è formato da carne e sangue e sentimenti e deformazioni mentali e ideologie personali e passioni, che esulano dall’organizzazione della società. Per questo affermo che i “rimedi” – anche questi potrete leggerli qui sotto – sono solo parte della soluzione. Per completare la “soluzione” c’è bisogno di una cosa essenziale: i valori su cui fondare le comunità, grandi o piccole, che ci si propone di creare.

Questi valori inoltre hanno bisogno di un fondamento; non possono essere solo “laici”, per così dire. Devono essere valori che affondano le loro radici nella concezione e nella comprensione di un Essere superiore che è il creatore dell’umanità. Se non teniamo in considerazione questo presupposto ogni sogno di società ideale e non conflittuale resterà appunto un sogno, indipendemente dal sistema politico che potremo immaginare. E il primo concetto da tener presente è che la libertà è un dono di Dio, non una concessione dello Stato.

* * *

Ecco qui di seguito i tredici “miti” della democrazia e, tra parentesi, la loro confutazione da parte degli autori:

  1. Ogni voto conta (un singolo voto non ha alcuna influenza, il voto è solo un pretesto per il potere per ridurre la libertà individuale)
  2. In una democrazia il popolo governa (sono i politici che governano, influenzati dalle lobby, dai gruppi di interesse, dagli attivisti)
  3. La maggioranza ha ragione (la quantità vince sulla qualità, i numeri contano più della moralità o della razionalità)
  4. La democrazia è politicamente neutra (è infatti un sistema collettivista, un’ideologia meno totalitaria del nazismo, del comunismo o del fascismo)
  5. La democrazia porta alla prosperità (la democrazia distrugge la ricchezza, perché incoraggia il cittadino a ottenere benefici a spese di altri: tragedia dei beni comuni, debito pubblico finanziato dalla creazione di moneta, creando inflazione)
  6. La democrazia è necessaria per garantire un’equa ridistribuzione della ricchezza e per aiutare i poveri (la “mangiatoia” dei fondi pubblici avvantaggia solo i gruppi di interesse; una massiccia ridistribuzione non è necessaria per aiutare i poveri)
  7. La democrazia è necessaria per vivere tutti in armonia (la democrazia è una fonte infinita di conflitti, con ogni gruppo che chiede privilegi per sé)
  8. La democrazia è necessaria per creare un senso di comunità (l’appartenenza alla democrazia è obbligatoria, mentre una vera comunità è basata sulla partecipazione volontaria)
  9. Democrazia significa libertà e tolleranza (la democrazia è una dittatura, una “tirannia distribuita su un gran numero di persone”, come scriveva Aristotele)
  10. La democrazia promuove la pace e aiuta a combattere la corruzione (i paesi più guerrafondai sono le grandi democrazie, le due guerre mondiali sono state opera loro; la corruzione è inevitabile quando lo stato ha troppo potere)
  11. In democrazia le persone ottengono ciò che vogliono (i servizi pubblici sono cattivi perché sono monopolistici; il libero mercato è più “democratico” della democrazia perché permette ai cittadini di fare le proprie scelte)
  12. Siamo tutti a favore della democrazia (il fatto che la democrazia sia obbligatoria non permette di paragonarla ad altro)
  13. Non esiste un’alternativa (migliore) (l’alternativa alla democrazia non è la dittatura, ma il decentramento, la “secessione” amministrativa, la libertà individuale)

Qui di seguito gli otto “mali” del sistema:

  1. burocrazia
  2. parassitismo
  3. megalomania
  4. stato assistenziale
  5. comportamento antisociale e criminalità
  6. mediocrità e bassi standard
  7. cultura del malcontento
  8. visione a breve termine

Ed infine i cinque “rimedi”:

  1. decentramento, autonomia locale, possibilità di secessione (abolizione dell’Unione Europea, un colosso burocratico che incarna la centralizzazione)
  2. “mercato della governance”: gli Stati sono in concorrenza tra loro, i cittadini possono facilmente spostarsi da uno all’altro e “votare con i piedi”.
  3. “società contrattuale” senza controllo centrale, come possono essere Internet, Wikipedia, ecc.
  4. la tecnologia offre agli individui un maggiore controllo sulla propria vita
  5. lo stato sociale può essere sostituito in larga misura da un sistema di assicurazioni private

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